Rette universitarie che superano i 50 mila dollari l’anno e le famiglie degli studenti vengono sopraffatti dal debito: ma quattro università americane voglio abbattere questo problema.
A trovare la soluzione all’abbattimento del debito che grava sugli studenti è stato la Brown University. Il prestigioso collage ha lanciato una raccolta fondi, alla quale hanno aderito ben 2 mila persone che hanno donato in totale 30 milioni di dollari; a questi vanno aggiunti altri milioni da parte della Brown University per un totale di 90 milioni di dollari. Un “aiuto finanziario”, dunque, che propone di abbattere queste tasse altissime. Grazie proprio a questa iniziativa, alla Brown University, gli studenti non pagheranno un centesimo, ma a patto che si impegnino a prendere le borse di studio (quali sono finanziate da buona parte dei fondi ricavati).
La Brown University si affianca ad altri atenei, che già da tempo avevano trovato un modo per combattere questo fenomeno dell’indebitamento degli studenti: all’Havard University, gli studenti con reddito inferiore a 60 mila dollari, potranno frequentare l’ateneo a costo zero; chi invece è compreso tra i 120 mila e i 180 mila dollari, pagherà il 10% del proprio guadagno. Stessa cosa alla Yale University, la soluzione si basa sul reddito familiare, tenendo conto, però, anche del numero di figli e il patrimonio. All’università di Princeton, chi ha un reddito familiare inferiore ai 53.500 dollari paga tra i 500 a 3 mila dollari di tasse, che possono venire meno grazie alla combinazione di più borse di studio.
Misure dirette per risolvere l’indebitamento degli studenti e delle loro famiglie, ma che comunque – nonostante l’aiuto delle 4 università – negli Usa è in continua crescita: il debito ammonta a 34.144 dollari, il 63% in più rispetto al 2007; con la conseguente triplicazione di chi deve scontare dei prestiti di circa 50 mila dollari.