In occasione del Graduation Day del 6 giugno 2017, il prof. Rosario Faraci, docente di Economia e Gestione delle Imprese e Presidente del corso di Laurea triennale in Economia Aziendale dellāUniversitĆ di Catania, ha omaggiato i futuri dottori con un emozionante discorso che mette in risalto lāimportanza dei valori umani e dellāamore per la conoscenza da un lato e il coraggio di perseguire i propri sogni e le proprie passioni con tenacia e speranza dall’altro.
Sono ormai noti i discorsi di incoraggiamento del prof. Faraci che in occasione delle sedute di laurea, regala ai propri studenti e alla platea di familiari e amici.
“Vi auguro, per il futuro, di essere sempre allāaltezza delle vostre Speranze – ha esordito il docente -. Le speranze di cambiamento, le speranze di riuscita, le speranze di crescita, le speranze di ricominciare, le speranze di svolta. Al futuro non cāĆØ alternativa, certamente. Ma non ci sono certezze da nessuna parte. Per cui bisogna avere fiducia e alimentare speranze. Questo richiede promesse. Promesse di impegno, di determinazione, di disciplina, di dedizione. Le promesse si mantengono nel senso che si tengono per mano, si accompagnano, mano nella mano, tutti i giorni. Ed ĆØ lƬ che la Speranza prende forma, senza alimentare facili o false aspettative. Solo se sarete in grado di fare la differenza, potrete avvicinarvi a ciĆ² che ambite, ma siate sempre allāaltezza delle Vostre speranze.”
“Il bello del futuro ĆØ questo. Non ci sono certezze, ma speranze – conclude il professore -. Ecco, perchĆ© lāaugurio migliore, e lo rinnovo ancora una volta ai ragazzi, ĆØ di essere sempre nella vita allāaltezza delle proprie Speranze. Non dimenticatevi mai di questi luoghi dove nel bene e nel male siete cresciuti. Siate riconoscenti nel tempo verso lāUniversitĆ . Alimentate spontaneamente quel āGive Backā al quale noi docenti siamo molto affezionati quando gli ex alunni tornano in aula, anni dopo, e raccontano ai loro colleghi piĆ¹ piccoli come si sono formati qui e come sono andati avanti nella vita professionale e lavorativa.”