Un tassello del complicato caso “Medicina a Enna” sembra avere trovato posto. Dopo le accuse sul Ministro Alfano, indagato per abuso di ufficio, arrivano delle novità dal tribunale.
Oltre ad Alfano, erano indagati il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico, il suo segretario particolare Ugo Malagnino, l’ex senatore Pd Vladimiro Crisafulli e il presidente dell’università Kore di Enna Cataldo Salerno. L’inchiesta riguardava in particolare la gestione della facoltà di medicina “Dunarea de Jos” di Galati (Romania), aperta ad Enna in collaborazione con la società ‘Fondo Proserpina di cui Crisafulli era amministratore unico. Nel corso delle indagini erano emersi dall’intercettazione dei tentativi di Crisafulli di ottenere il trasferimento del prefetto di Enna che aveva avviato il procedimento per il commissariamento della fondazione Kore.
Alla luce delle audizioni e dopo aver acquisito l’intera documentazione sulla vicenda, il tribunale ha deciso di archiviare l’indagine nei confronti del ministro. “Gli elementi che emergono dalle conversazioni intercettate tra i suddetti soggetti non consentono di ritenere che le pressioni esercitate da Salerno e Crisafulli sul Malagnino siano pervenute, direttamente o indirettamente, alla persona del Ministro”.
Archiviando il procedimento nei confronti di Alfano, il tribunale si è dichiarato incompetente per le posizioni di Bubbico, Malagnino, Crisafulli e Salerno e ha dunque disposto la “restituzione degli atti al pm per il prosieguo”.
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