Attualità

Tre catanesi aprono Ragùstami in Ungheria, il primo fast food made in Sud

È proprio vero che i siciliani sono ovunque: ennesima testimonianza della loro presenza è la recente apertura di Ragùstami, un fastfood di prodotti tipici della tradizione culinaria siciliana a Budapest, in Ungheria.

ragusami

Si tratta di un localino per colazioni e pranzi, pasticceria, rosticceria e caffè Moak; l’idea proviene da tre imprenditori catanesi che hanno investito in un progetto internazionale garantendo alla formula fast and good anche la qualità, i sapori e tutto il calore della Sicilia e della sua gente.

Il ristorante è stato inaugurato lo scorso febbraio e a quanto pare sta riscontrando parecchio successo sia per le leccornie proposte e, chiaramente, innovative per i clienti ungheresi sia per la location, moderna e ben arredata, un mix di freschezza e colori dinamici, di tradizione che si sposa con la modernità e l’intraprendenza dei tre catanesi. Una formula questa che riscontra successo e che funziona bene all’estero dove, della nostra Sicilia, ne sanno realmente poco.

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A proposito dell'autore

Maria Eleonora Palma

Autore - Sono nata il lontano 24 Novembre del 1993 a Vittoria, una piccola città in provincia di Ragusa. Mi divido tra Catania, dove frequento il primo anno della facoltà di Scienze e Tecniche Psicologiche, e la mia città natale che amo tanto e a cui sono legati ricordi, amicizie e impegni vari. Sono una persona piuttosto socievole e accogliente, amo fare nuove esperienze (per questo piuttosto spesso mi ritrovo in situazioni buffe e stravaganti, comunque… sorvoliamo la faccenda!). Mi piace molto scrivere, leggere libri di tutti i generi e sono da ormai 4 anni educatrice in ACR (Azione Cattolica Ragazzi). I bambini sono il mio piccolo laboratorio: mi piacerebbe in futuro lavorare con loro, e grazie a questa opportunità ho scoperto pian piano che i bambini non sono dei piccoli “mostriciattoli capricciosi”, anzi un continente di emozioni, pensieri e comportamenti da scoprire. E’ molto bello e gratificante lavorare e avere a che fare con loro, spesso sono più sensibile e profondi degli adulti. Mi piacciono gli animali, anche se per ragioni di spazio, non ne tengo alcuno a casa. L’ultimo libro che ho letto è Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, uno dei miei libri preferiti, riletto più volte, questa è la terza, e credo uno dei testi meglio riusciti sull’autismo infantile. Non appena riuscirò a ritagliarmi un po’ di tempo, vorrei iniziare un corso di fotografia. Quello che mi manca è la Reflex, ma questo non è un problema.