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SICILIA – Riconosciuta dall’UE “insularità” al territorio

Il Parlamento europeo ha riconosciuto stamattina la “condizione di insularità” per la Sicilia e la Sardegna. La risoluzione, proposta dall’europarlamentare del Ppe Salvatore Cicu e sostenuta da Michela Giuffrida (Sd), da Verdi, Sinistra Unitaria e  Cinquestelle, è stata votata con 495 voti a favore su 693 votanti.

2016-02-06 14.03.23

Per Cicu si tratta di “un voto storico“. Adesso – afferma – le  condizioni di svantaggio in cui le due regioni versano, sono un dato concreto che si tradurrà in nuove risorse, più opportunità, più diritti”. La risoluzione, infatti, richiama la Commissione europea a dare applicazione all’articolo 174 del trattato sul funzionamento dell’Unione che riconosce le condizioni di svantaggio per le regioni  insulari ma che fino a oggi è rimasto lettera morta.

Le Isole sono tra i territori con le maggiori debolezze. Le caratteristiche strutturali e naturali rappresentano, al contempo, la loro straordinaria ricchezza e la loro più grande  debolezza – sottolinea Giuffrida – Qui la realtà è amara: la mobilità  è ridotta, il carburante costa di più, i produttori hanno maggiori  difficoltà ad esportare, i turisti ad arrivare. Questi svantaggi  possono diventare risorse e volano di sviluppo solo se c’è una forte  determinazione e volontà politica anche da parte della Commissione  europea”.

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“Tra le novità, anche il superamento del principio del Pil come unico indicatore – afferma Cicu – La Commissione ora dovrà prendere in  considerazione elementi diversi dal Pil per garantire l’accesso alle  risorse europee da parte di Sicilia e Sardegna. Dovranno essere  destinati finanziamenti specifici per le due Regioni che compensino  gli svantaggi legati alla condizione di insularità”.

La risoluzione sollecita anche la creazione di un ‘desk per le isole’ con il compito, spiega l’eurodeputata Giuffrida, “di coordinare e valutare le politiche per le regioni insulari e elaborare una strategia per le Isole che preveda azioni concrete e obiettivi  specifici”.