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Trova la sua tesi con un altro nome: ennesimo caso di plagio per una studentessa

Valentina-badiali-plagioImmaginate di andare un giorno in libreria e trovare la tesi, la vostra tesi, per cui avete sudato e fatto sacrifici. Il testo, però, non porta il vostro nome ma quello di un’altra persona.

È successo ciò a Valentina Badiale, allora studentessa presso l’Università degli Studi di Firenze, che racconta di aver ritrovato la sua tesi in libreria, pubblicata con un nome diverso dal suo, un vero e proprio plagio di cui è stata vittima. 

“Ho iniziato a preparare quella tesi nel 2001 – racconta Valentina su Arezzo Notizie – e mai mi sarei immaginata che un giorno andando in libreria l’avrei trovata stampata e rilegata in un bel libro, ma firmata da un’altra autrice, con lo stesso titolo ed addirittura con gli stessi 17 errori di battitura all’interno. In più c’era stata aggiunta una prefazione dal professore che mi stava seguendo per la tesi ed un altro capitolo del quale non sono l’autrice”.

“Sono riuscita a laurearmi – continua – nonostante tutto nel novembre del 2004, resistendo nel frattempo alle richieste pressanti, che mi arrivavano dal mio relatore, il professore universitario che seguiva la mia tesi e che ha anche provato a farmi firmare una liberatoria perché i miei scritti potessero essere usati da altri. Io quella liberatoria non l’ho mai firmata perché lo trovavo ingiusto e sono andata avanti. Ed il giorno della tesi non sapevo nemmeno se il mio relatore si sarebbe presentato”.

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Valentina Badiale è adesso docente e psicologa. Nel 2006 ha tentato un’azione legale per fare chiarezza sulla vicenda e punire i responsabili, l’ex collaboratrice universitaria è stata difatti condannata lo scorso anno per plagio. Dovrà, inoltre, pagare le spese processuali e pubblicare annunci in cui rivela di essere stata accusata e condannata di plagio presso il Giornale italiano della psicologia, rivista scientifica e autorevole del settore.