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Da Pechino arriva lo smartphone che si ricarica con le carezze

Che lo studente si trovi a lezione, in un’aula studio, in giro con gli amici o anche nella propria stanza con i libri aperti, non può non avere con sé uno smartphone. Tra WhatsApp, Facebook, email ed altre app, i giovani fanno un uso continuo del cellulare, che spesso li costringe a portare con sé i caricabatterie fissi o mobili.

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Da Pechino arriva una novità: sarà possibile ricaricare il proprio smartphone con una carezza. Difatti è la Peking University la prima ad avere prodotto un generatore, definito “steg”, che permette di produrre energia, accarezzando lo smartphone. L’operazione sarebbe possibile tramite uno schermo trasparente, che dovrebbe essere applicato sugli smartphone e dovrebbe fungere da conduttore. Sarà dunque il corpo umano a produrre elettroni e a far caricare il proprio cellulare. Si tratta di una piccola invenzione, riportata sulla rivista Applied Physics Letters, che ha molte potenzialità: la stessa tecnica potrebbe essere usata in futuro per corpi più grandi.

Se questa innovazione dovesse arrivare anche in Italia, non si avrà più la preoccupazione di avere il telefono sempre carico ma, soprattutto, gli studenti dovranno essere ancora più bravi a non cedere alle “tentazioni tecnologiche”.

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A proposito dell'autore

Alessia Costanzo

Laureata in Filologia moderna, attualmente è direttrice responsabile della testata giornalistica LiveUnict e lavora come copywriter. Dopo aver scoperto il Content marketing, la sua passione per la comunicazione si è trasformata, legandosi ai Social media, alla SEO e al Copywriting.