Un video, poche parole, gli hashtag #monasteroabusivo #noncisto. È iniziata così la campagna di una studentessa dell’Università di Catania che, dopo aver letto delle aggressioni da parte di un posteggiatore, ha deciso di reagire e di coinvolgere i suoi colleghi.
Piazza Dante, come molte altre zone del Catanese, è invasa da posteggiatori abusivi che permettono agli automobilisti di posteggiare in cambio del pagamento del pizzo. Vittime di questo business illecito sono soprattutto gli studenti, così Laura Trovato, iscritta in Lettere, ha deciso di esporsi, pubblicando un video in cui si presenta e in cui parla del problema.
Guarda i video degli studenti:
La campagna è subito diventata virale: decine e decine di condivisioni ma, soprattutto, decine di video in cui i ragazzi ci mettono la faccia e invitano i propri colleghi a fare altrettanto. “Pagare il pizzo dei parcheggiatori – spiega Marta nel suo video – è subire un’estorsione, quindi invito chiunque sia stanco di questa situazione a pubblicare un video“. Gli studenti si sono difatti stancati della situazione e hanno trovato il coraggio di denunciare: “Basta con i parcheggiatori abusivi – racconta Raffaele – sono persone che hanno rovinato una piazza e che continuano a rovinare una città. Io invito tutti quanti a seguire il nostro esempio, a mobilitarci, perché noi non ci stiamo più, ci siamo seccati. Dobbiamo fare qualcosa!”.
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Il problema, non di poco conto, è sotto gli occhi di tutti e non è nemmeno facilmente risolvibile. Gli studenti hanno però cercato di evitare di pagare il pizzo: alcuni hanno scelto da qualche anno di utilizzare i mezzi pubblici, altri tutt’oggi preferiscono parcheggiare a distanza e poi raggiungere a piedi il Monastero dei Benedettini, ma la situazione non è più sostenibile. “Anche io come la mia collega Laura – si espone Miriana – vorrei denunciare la situazione di mafia che giornalmente si consuma presso piazza Dante e che vede coinvolti molti ragazzi, costretti sotto l’indifferenza dei passanti a pagare il pizzo ai parcheggiatori. E’ ora di dire basta, credo che la parola non possa cambiare le cose, ma che perlomeno ci provi”.
Uniti contro l’abusivismo, i ragazzi di Scienze umanistiche si incontreranno martedì 17 novembre al Giardino dei Novizi del Monastero dei Benedettini e dialogheranno per cercare di combattere il fenomeno dei parcheggiatori.