I numeri del Catania di questa prima parte di stagione sono importanti frutto di tanta qualità e di un atteggiamento vincente.
Sembrerebbe proprio che il Catania di questa stagione abbia ingranato la marcia giusta e i numeri ne sono la dimostrazione: era dal lontano 2005 che i rossazzurri non portavano a casa la sesta vittoria consecutiva e sono già un primato i 552 minuti di imbattibilità. In 8 giornate il Catania ha infatti subito soltanto due reti (in casa col Fondi alla prima giornata e a Caserta). Nessuno in Italia ha fatto meglio dei rossazzurri e in Europa, tra i massimi campionati, solo il Manchester United di Mourinho eguaglia i rossazzurri.
È proprio dagli ultimi minuti della gara contro la Casertana infatti che la porta di Pisseri è rimasta inviolata, segno di un grande lavoro da parte dell’estremo difensore rossazzurro, già più volte elogiato. A questo si aggiunge un reparto difensivo impeccabile e imperforabile per qualsiasi attacco finora incontrato, uno tra tutti quello del Lecce che, ad oggi, è l’attacco che ha messo a segno più reti in tutto il girone (16 contro le 11 rossazzurre) ma che ha lasciato Catania con zero gol fatti e ben 3 subiti.
L’impeccabilità finora dimostrata dal reparto però, non deve far pensare a un Catania “Lucarelliano” con un atteggiamento prettamente difensivista. Anche la scorsa stagione infatti, i rossazzurri potevano vantare di una difesa tra le più impenetrabili dei massimi campionati professionistici, ma non riusciva a sbloccare le partite. Quest’anno invece, il reparto avanzato è uno dei migliori del girone, quarto dopo Lecce, Monopoli e Siracusa. Soltanto una volta inoltre, i rossazzurri sono rimasti a secco (Caserta), e per di più sono ben 7 i giocatori andati a segno durante tutto il campionato.
Numeri che fanno ben sperare, se si aggiunge pure che il Catania in classifica è secondo con 19 punti a distanza di un solo punto dalla capolista Lecce, ma avendo già scontato il turno di stop imposto da questo inusuale campionato. Ma soprattutto, a far ben sperare, è anche l’atteggiamento messo in campo dagli undici schierati da Lucarelli e dalla grinta che lui stesso riesce ad infondere ai rossazzurri, una caratteristica che, unita alla qualità, risulta essere vincente.