La struttura sarà presentata lunedì 22 maggio al centro congressi del presidio sanitario alla presenza del sottosegretario Faraone e dell’assessore Gucciardi e sarà attiva all’interno del servizio di procreazione medicalmente assistita.
Rivolta ai pazienti di tutte le strutture della regione, la biobanca dell’ospedale Cannizzaro di Catania è la prima pubblica del Sud Italia ed è già attiva da qualche mese nel reparto di Ginecologia e Ostetricia. Inserita all’interno del servizio di procreazione medicalmente assistita, la struttura permette di conservare ovociti, spermatozoi e tessuto ovarico ed è pensata non solo per i pazienti oncologici che hanno problemi di fertilità, ma anche per chi, presentando lesioni al midollo, desidera conservare le proprie cellule per poterle successivamente riutilizzare attraverso tecniche di fecondazione assistita. Il servizio, inoltre, offre un approccio multi-specialistico attraverso l’assistenza di alcune figure professionali come oncologi, ginecologi, embriologi, psicologi.
Alla presentazione di lunedì interverranno anche il sottosegretario alla Salute Davide Faraone, l’assessore regionale Baldo Gucciardi ed il sindaco di Catania Enzo Bianco. I lavori prevedono l’introduzione del dott. Angelo Pellicanò, Direttore Generale dell’Azienda Cannizzaro, la relazione del prof. Paolo Scollo, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia, la testimonianza di un paziente e altri interventi programmati.