Un sondaggio sulla percezione del fenomeno mafioso rivela che i 47% degli studenti crede più nella forza e nell’efficacia della criminalità organizzata piuttosto che nello Stato.
Il Centro studi Pio La Torre di Palermo, per il decimo anno, ha condotto un’indagine sulla percezione mafiosa, somministrando un questionario a ben 3.061 studenti, appartenenti a varie regioni, tra Sud, Centro e Nord.
Dall’indagine emerge, innanzitutto grande sfiducia da parte degli intervistati nei confronti della classe politica: infatti, 84% dichiara di non credere nei politici nazionali, 79% nei confronti di quelli locali. Da questo diffuso sentimento di sfiducia ne consegue che circa il 47% ritiene che la mafia sia più forte dello Stato, e solo il 13% ritiene il contrario.
La mafia è forte anche perché spesso si infiltra nello Stato. Mafia e Stato sempre più spesso coincidono: corruzione, concussione e tangenti sono solo alcune dei fenomeni che caratterizzano la nostra classe politica, facendo emergere la vicinanza con il sistema mafioso.
Benché i giovani non credono nella classe politica, né nella forza dello Stato, oltre il 90% di loro ripudia fortemente la mafia, e soprattutto tra gli studenti del Sud ci riscontra grande fiducia nella lotta alle mafie, sull’impronta indelebile lasciata dai grandi conterranei oppositori del sistema mafioso.