“L’unica risorsa naturale dell’Italia, – spiega Paolo Bertinetti – a parte le sue bellezze paesistiche che vengono sistematicamente cementificate, è l’intelligenza dei suoi giovani, la cui alta formazione è affidata all’Università. I governi che si sono succeduti negli ultimi anni, pur essendo l’Italia agli ultimi posti tra i Paesi occidentali nelle classifiche che riguardano i diversi aspetti della ricerca e dell’istruzione universitaria, hanno quindi deciso di impoverirla ancora di più. Prima, con Tremonti/Gelmini, ogni due docenti che andavano in pensione se ne assumeva uno solo. Poi con Monti soltanto uno ogni cinque. Le ministre dei successivi governi dichiararono che avrebbero posto rimedio allo svuotamento. Non lo hanno fatto. Adesso il ministero fa sapere che a qualche risorsa ‘straordinaria’ si provvederà. A breve, nel prossimo futuro. Anche le altre due ministre promettevano per il prossimo futuro”.
“Da parte sua negli ultimi anni la politica si è esercitata in riforme e riformette, – conclude – ma il loro unico risultato certo è stato quello di sommergere i docenti di ridicole pratiche amministrative e inaffidabili valutazioni. Sul tema dell’alta formazione – che è poi il nostro futuro – da ormai troppo tempo la politica italiana si è mostrata cieca e irresponsabile”.