La Torre Biologica dell’Università di Catanaia, inaugurata lo scorso mese alla presenza del premier Matteo Renzi, e intitolata a Ferdinando Latteri, ex rettore dell’Università degli Studi Catania, rimane chiusa agli studenti del corso di Biologia dell’Ateneo.
Durante il discorso d’inaugurazione della Torre, l’attuale Rettore dell’Ateneo, Giacomo Pignataro, aveva affermato: “Riteniamo che questa infrastruttura possa avere diverse ricadute scientifiche se si saprà vincere la sfida di una loro utilizzazione moderna e su base interdisciplinare e su tematiche alla frontiera della ricerca”.
A distanza di un mese da quelle parole è sorta una riflessione, se la Torre Biologica si pone come base scientifica e di ricerca e se l’edificio è composto da 20.000 metri quadrati perché non ospiterà gli studenti del corso di Biologia dell’Ateneo? Questi, infatti, continuano a frequentare i loro corsi nei locali di via Androne che, stando ad alcuni accordi fatti prima dell’apertura della Torre, saranno ristrutturati a partire dal prossimo anno. L’ufficio stampa dell’Ateneo ha, inoltre, puntualizzato che “al momento non è previsto il trasferimento nei locali della Torre biologica delle attività didattiche dei corsi biologici di area afferenti al dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali che attualmente si svolgono nella sede di via Androne. Si tengono però in quella sede, visto l’alto numero di immatricolati registrati quest’anno (…) le lezioni del primo semestre del primo anno del corso di laurea in Scienze ambientali e naturali“.
A causa, dunque, degli spazi insufficienti in via Androne le porte della Torre sono state aperte agli studenti di Scienze ambientali e naturali, mentre quelli di Biologia continueranno a seguire le lezioni nella sede nel centro di Catania rimanendo in attesa di una ristrutturazione dei locali e di potere usufruire anche loro dei locali che, forse, dovrebbero vederli tra i primi protagonisti.