È stata condannata con una sentenza di secondo grado la ricercatrice Giuseppina Pizzolante, accusata di plagio e adesso costretta a risarcire il proprio Ateneo.
Succede all’Università di Bari, dove la ricercatrice è stata accusata di aver copiato il lavoro di una dottoranda. La ragazza, resasi conto dell’accaduto, ha deciso di denunciare la docente. Il testo in questione è “Le adozioni del diritto internazionale privato”.
La Pizzolante era già stata condannata in primo grado a un anno e quattro mesi e al pagamento di una somma sia alla dottoranda che all’Università, per falso, truffa e violazione della normativa sui diritti d’autore. Le accuse erano cadute in prescrizione e, nel processo di appello, è stato possibile condannarla solo per calunnia. La donna è stata condatta ad un anno, ma dovrà comunque pagare un risarcimento.