Una bufera che non cessa quella attorno al Concorso Docenti. Dopo l‘uscita del bando, diverse sono state le polemiche a causa della possibilità di partecipare data solo a chi possiede un’abilitazione.
A tal proposito, diversi sindacati di settore stanno raccogliendo firme e adesioni per cercare di aprire il Concorso Docenti anche ad alcune categorie attualmente escluse come i non abilitati con 36 o più mesi di servizio.
La risposta della Ministra Giannini non è tardata ad arrivare:
“Ricorsi e processi non sono la scelta vincente. Credo che impostare questa straordinaria opportunità, che sulla base della Costituzione italiana, finalmente viene restituita al mondo della scuola fra tribunali amministrativi e carte bollate è una scelta che i sindacati sono liberi di fare, ma che non sarebbe una scelta vincente e la direbbe lunga sulla loro visione del mondo.
Noi stiamo impostando questo lavoro in modo molto serio e rigoroso, in modo che sia una selezione tra pari, corretta ma anche severa. I numeri parlano da soli, il concorso offre un’occasione ad una platea amplissima, oltre 200 mila candidati per 63.700 posti.
Non è solo un male della scuola, è un virus che nel nostro Paese si è molto esteso, soprattutto nel comparto pubblico per evidenti problemi anche di formalizzazione dell’accesso, delle regole che sono alla base dei contratti di lavoro. Credo che sia un cambiamento culturale quelle che dobbiamo fare e il nostro, forse, è il settore che ha il potenziale di successo maggiore e anche la responsabilità maggiore.
Approfittiamo insieme di questa straordinaria opportunità per dare alla scuola quello di cui ha bisogno: i giovani che regolarmente possano confrontarsi con i loro talenti e la loro vocazione per fare quello che è uno dei mestieri più belli del mondo”.