Uno studente su due e’ influenzato nella scelta della facolta’ universitaria, dai genitori. Lo rivela un’indagine dell’Associazione Donne e Qualita’ della Vita. Secondo i dati Istat , sono soprattutto le donne a decidere di proseguire gli studi nel post maturita’ e a portare positivamente a termine il percorso iniziato all’universita’ (il 37,8 di chi acquisisce un titolo di istruzione terziaria e’ donna, gli uomini sono il 25,5 per cento).
Dalla ricerca, svolta su circa 1500 studenti liceali di entrambi i sessi, emerge che al primo posto ci sono le attitudini culturali dello studente (31%), al secondo posto i risultati scolastici conseguiti al liceo nelle differenti materie (19%), al terzo l’esempio di un familiare, fratello o zio (17%), al quarto posto influenzerebbe la scelta l’offerta logistica e il modus vivendi che si trova nella citta’ sede dell’universita’ prescelta (15%), al quinto posto il valore del quadro docenti dell’universita’ di destinazione (8%); tra le ultime voci la curiosa indicazione che sarebbe la casualita’ a determinare la scelta finale (5%).
Ad influenzare i giovani al primo posto sono ancora i genitori: ben il 47% degli studenti, uno su due, infatti ammette di essere “mammone” e di voler decidere insieme a mamma e papa’ la soluzione migliore, influenzato anche dagli aspetti economici rilevanti in tempo di crisi. Al secondo posto gli amici (23%), con i quali il confronto e’ serrato e approfondito, il 21% sceglie invece di affidarsi al? cuore ed e’ influenzato nella propria scelta dalle indicazioni o suggerimenti del proprio fidanzato o fidanzata. Solo un residuo 5% si affida alle indicazioni e suggerimenti dei propri professori del liceo.
Circa il 32% degli intervistati, e’ ottimista sulla possibilita’ di impiego post laurea. Ben il 21% e’ invece pessimista e non crede, dopo la laurea, di poter trovare lavoro in Italia. Il 15% e’ convinto di dover sostenere ulteriori specializzazioni, mentre il 7% e’ dell’idea che dovra’ seguire dei corsi di perfezionamento o master all’estero. Infine un 5% vede nerissimo ed e’ addirittura convinto di non riuscire a terminare gli studi.
La ricerca ha inoltre indagato quali siano i fattori esterni alla famiglia e alle conoscenze che influenzino e condizionino maggiormente le scelte delle facolta’. Il 21% degli studenti ha indicato nei social network e nella rete la propria miglior fonte di notizie e indicazioni universitarie, un 19% ha ammesso di essere influenzato dalla pubblicita’ e dalla “nomea mediatica” dell’ateneo, il 16% invece indica nella reputazione e notorieta’ dei rettori un elemento fondamentale di scelta, il 12% indica come determinanti per la scelta le strutture dei corsi e le tipologie di esami proposte dagli atenei. Per quanto riguarda le aspettative dall’universita’ il 31% degli studenti ha risposto un’opportunita’ di miglioramento economico, il 25% spera in una crescita culturale utile al lavoro, il 13% considera l’universita’ come un’opportunita’ di accrescere le proprie conoscenze personali, il 9% considera l’iter studiorum come un mezzo per aiutare economicamente la propria famiglia mentre un “pragmatico” e “godereccio” 8% si aspetta di conoscere l’anima gemella tra i banchi dell’aula magna o durante i quarti d’ora accademici