In seguito a un’indagine antidroga condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia delle Procure di Catania e Siracusa, le pesantissime accuse di corruzione e associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti sono ricadute su tre poliziotti, due catanesi e uno in servizio alla Polfer di Siracusa: per due di loro si sono chiuse le porte del carcere, oltre al sequestro di rispettivamente ben 209.908โฌ e 374.000โฌ, mentre per un altro indagato sono scattati gli arresti domiciliari.
Le indagini hanno fatto luce sull’estrema vicinanza tra gli accusati e i familiari di un ex esponente, ora collaboratore di giustizia, di una delle maggiori piazze di spaccio siracusane; gli esponenti delle forze dell’ordine, inoltre, secondo l’accusa, grazie a tale amicizia, avrebbero rifornito per ben 7 anni, dal 2011 al 2018 le piazze di spaccio.
Ai domiciliari, oltre i tre accusati, si troverebbe un complice esterno alle forze di polizia, che avrebbe aiutato i coinvolti a trafficare gli stupefacenti. Sarebbe anche indagato un carabiniere di servizio a Siracusa, accusato di aver rivelato il segreto d’ufficio in concorso. Le indagini proseguono, ma le accuse continuano ad accumularsi: oltre all’accusa di associazione a delinquere, i tre sarebbero indagati anche per corruzione, peculato e falso in atto pubblico.