Emergono nuove ipotesi riguardo l’omicidio della piccola Elena Del Pozzo da parte della madre Martina Patti. Quest’ultima ha confessato ieri di aver ucciso la piccola a coltellate, senza lacrime e senza pentimento, secondo il racconto degli inquirenti che proseguiranno le indagini per stabilire se sia stato un raptus, un delitto d’impeto, oppure no. Ciรฒ che si puรฒ escludere รจ il coinvolgimento di altre persone, sia per quanto riguarda l’omicidio che per quanto riguarda l’occultamento del corpicino della piccola, a pochi metri dall’abitazione.
Ipotesi premeditazione: i motivi
Sembra prendere piede l’ipotesi della premeditazione, secondo cui Martina Patti avrebbe pianificato tutto, dalla storia del rapimento all’occorrente per la sepoltura che si sarebbe procurata o di cui era giร in possesso, cioรจ una pala e una zappa.
La storia del rapimento sembrerebbe essere il punto di forza su cui fondare questa ipotesi della premeditazione. Si tratta di un racconto parecchio articolato, con i tre rapitori incappucciati che avrebbero fatto riferimento ad un biglietto: “Non รจ bastato il biglietto a tuo marito? Allora la bambina la vuole vedere morta”. Queste le parole che Martina Patti ha attribuito ai rapitori, frutto del suo racconto inverosimile. Il biglietto si riferirebbe ad una vicenda di qualche anno fa che ha visto coinvolto il marito della donna. Il padre della piccola Elena Del Pozzo era stato per errore accusato di una rapina e poi scagionato, ma tra il carcere e i domiciliari gli era stato recapitato un biglietto di minacce in cui lo si invitava a non rivelare il nome dei veri autori del colpo.
Martina Patti ha poi aggiunto altri dettagli nel corso della sua confessione ma ricorda solo di essere andata in quel campo dove poi รจ stato trovato il cadavere straziato della bimba. Ancora da chiarire, dunque, se la bambina sia stata uccisa nel campo o nell’abitazione dove ancora proseguono i sopralluoghi della scientifica.