Per centinaia di studenti, giunti al termine del proprio percorso liceale, è cominciato il conto alla rovescia: è stata fissata al 22 giugno, infatti, la data per la prima delle tre prove (due scritte e una orale) con le quali i giovani di tutta Italia dovranno confrontarsi. A tal proposito, intervistato da Skuola.net, il ministro Patrizio Bianchi ha affermato che “le tracce sono tutte bellissime, le ho viste, le so, ma non le dico”.
A proposito della maturità, il ministro ha poi raccontato come si svolgerà per il 2022, spiegando che “abbiamo scelto questa formula per dare ai ragazzi il segnale che siamo in cammino, ci stiamo avvicinando a una nuova normalità“, sottolineando che “il voto terrà conto del curriculum di questi anni, quindi non è solo una prova finale ma la conclusione di un lungo percorso”.
Quanto alle prove, “ci sarà una prova scritta, per misurarsi con il foglio, che obbliga a strutturare il pensiero e trovare le parole giuste per dirlo. E ci sarà una seconda prova proposta dalla commissione che ha seguito gli studenti. Infine”, ha poi spiegato, “un orale che permetterà di fare una riflessione. Quindi è un esame articolato, che non ha funzione ispettiva ma quella di dare compimento a un percorso, quindi qualcosa da vivere con grande attenzione, quel po’ di ansia che fa bene, e fiducia”.
Bianchi ha menzionato anche il famigerato dilemma delle mascherine, spiegando che “va chiesto al presidente di commissione, se si è abbastanza lontani e se c’è bisogno reciprocamente di far vedere anche il sorriso, va bene. Ma va chiesto al presidente”.
Il ministro ha poi sottolineato che “l’esame è utile per gli studenti. È importante perché è un passaggio, quindi ha una funzione essenziale”. Infine, Bianchi ha proseguito proseguito, rivolgendosi direttamente ai ragazzi invitandoli a prendere le tracce “con entusiasmo e ragionarci”, poiché “la maturità è un passaggio, le tracce ve le dimenticherete, ma vi ricorderete che siete stati insieme“.