La tanto attesa prova per accedere in Medicina è arrivata. Oggi si parla di più di 60 mila studenti che cercheranno di superare il test di ammissione per realizzare i propri sogni e diventare dei medici.
Ma il test continua a far discutere. Pare che oggi Link Coordinamento Universitario, l’Unione degli studenti e la Rete abbiano tentato un blitz al Ministero, protestando contro il numero chiuso.
“Mentre aspettiamo di conoscere quelle che saranno le intenzioni di riforma dell’Università da parte del governo Renzi – dichiara Alberto Campailla, portavoce di Link – ci troviamo ad assistere ancora una volta ad un test assolutamente iniquo, che, nonostante le promesse del Ministro, va a confermare la tendenza ad una progressiva chiusura dei corsi universitari, con un’ulteriore riduzione dei posti a cui abbiamo assistito quest’anno”.
“Così come con la Buona Scuola abbiamo visto l’attuazione di un modello formativo totalmente subalterno all’attuale modello di sviluppo – aggiunge Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti – così il rafforzamento delle restrizioni all’accesso dei corsi universitari ci dimostrano come il sistema di formazione universitaria oggi stia recependo passivamente quelle che sono state le politiche recessive attuate negli scorsi anni in materia di welfare”.