Nell’ultima conferenza stampa presso la sala Polifunzionale della presidenza del Consiglio, il premier Draghi ha parlato di nuovi provvedimenti anti-Covid adottati dal governo. Le misure partono dall’obbligo vaccinale per gli over 50 alla decisione di riaprire le scuole, una priorità per il governo.
Il premier Draghi rivendica “un approccio diverso rispetto al passato” che parte da un “no” per la didattica a distanza, mentre sull’obbligo vaccinale: “La circolazione del virus mette di nuovo sotto pressione i nostri ospedali, soprattutto per l’effetto sulla popolazione non vaccinata“. Un messaggio piuttosto chiaro per i non vaccinati, considerati i responsabili “della gran parte dei problemi”.
Non bisogna fermare la ripresa economica: “la scuola è fondamentale per la nostra democrazia, va tutelata e protetta”, aggiunge il premier. Inoltre, ha anche ricordato che gli istituti scolastici di alcuni paesi europei sono già aperti, paesi con una situazione pandemica simile all’Italia.
Per il premier, la situazione è diversa rispetto all’anno scorso grazie ai vaccini. L’economia ha segnato una crescita di oltre il 6%, le scuole hanno potuto riaprire. Secondo Draghi, alcune classi potrebbero tornare in Dad: “Probabilmente ci sarà un aumento delle classi in Dad, ma quello che va respinto è il ricorso generalizzato alla didattica a distanza”.
“Il governo ha la priorità che la scuola stia aperta in presenza: basta vedere gli effetti di disuguaglianza tra studenti, scolari della Dad lo scorso anno per convincersi che questo sistema scolastico che può essere necessario in caso di emergenze drammatiche provoca disuguaglianze destinate a restare”.
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