Il Natale è qui: dalla giornata di domani, migliaia di famiglie si riuniranno per celebrare le festività natalizie e, subito dopo, l’arrivo del 2022. Tuttavia, come le celebrazioni avvenute a fine 2020, anche stavolta il clima non è del tutto sereno: l’Italia, infatti, è piombata nella tanto temuta “quarta ondata”, motivo per cui sono numerosissime le “strette” messe in atto dai governatori regione per regione, in attesa del nuovo decreto da parte del premier Draghi.
Nuovo decreto Covid, tutte le misure: cosa cambia e fino a quando
Anche in Sicilia si è corsi ai ripari: come le altre regioni, sono stati annullati gli eventi previsti per fine anno; non solo, già da diverso tempo è in vigore l’ordinanza emessa dal governatore Musumeci, che impone l’uso della mascherina all’aperto. Ciononostante, sull’Isola torna l’ombra del “giallo”: oggi, in occasione della riunione della “cabina di regia” italiana, se presa la decisione, la regione potrebbe tornare in “zona gialla” dopo diverse settimane “in bianco”, assieme alla Lombardia, al Lazio e al Piemonte.
Per Musumeci non ci sono dubbi: “Sicilia prestissimo in zona gialla”
Ma le contromisure anti-Covid in Sicilia non si fermano qui: in attesa di notizie certe al riguardo di una possibile “zona gialla” per la fine dell’anno, ai comuni “arancioni” di Scaletta Zanclea, Motta Sant’Anastasia, Terme Vigliatore, Castrofilippo, Marianopoli si aggiungeranno, dal 24 dicembre, Butera, Fiumedinisi, Barcellona Pozzo di Gotto, Gualtieri Sicaminò, San Filippo del Mela e Milazzo, almeno fino al 31 dicembre, salvo la reiterazione del provvedimento.
Nel frattempo, negli uffici del Governo si lavora speditamente per condividere al più presto il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri natalizio: il premier Draghi, infatti, ha convocato la stampa per presentarlo poi a tutto il Paese. Sebbene vi siano state alcune anticipazioni, tra cui l’ipotesi della riduzione della validità del Green Pass da 9 a 6 mesi e l’anticipazione del nuovo booster vaccinale dopo i 4 mesi dall’ultima dose, Draghi assicura che il nuovo DPCM “difenderà quel poco di normalità che abbiamo raggiunto”, senza lockdown per i no-vax e avendo come obiettivo, sempre e comunque, una “vita sociale soddisfacente”.
Cosa potrebbe cambiare, dunque, una volta pubblicato il nuovo piano governativo contro il peggiorare delle condizioni di contagio attuali? Mario Draghi medita su molti temi: dalle mascherine (si pensa all’utilizzo obbligatorio delle FFP2 in ogni luogo chiuso, dai trasporti pubblici agli uffici) al ritorno dello smart working, dall’obbligo vaccinale esteso a tutte le categorie di lavoratori fino all’obbligo di tampone anche per i vaccinati per partecipare a grandi eventi, cenoni di Capodanno compresi. Non resta che attendere la nuova conferenza stampa del premier italiano: come cambieranno le festività del Paese?