Nelle scorse ore il personale della Squadra Mobile e del Commissariato di Adrano hanno condotto in arresto i pregiudicati Vincenzino Scafidi, di 51 anni, e Nunzio Lo Cicero, di 45. Per loro una condanna definitiva all’ergastolo per l’omicidio di Carmelo Arcoria, avvenuto ad Adrano il 13 dicembre del 2010.
Gli agenti hanno eseguito un ordine per la carcerazione emesso dalla Procura generale della Repubblica presso la Corte D’Appello di Catania nei confronti dei due, riconosciuti colpevoli, in concorso tra loro, di omicidio aggravato, detenzione e porto illegale di arma da fuoco e distruzione di cadavere.
I resti carbonizzati della vittima, che gestiva una cooperativa che si occupava della raccolta di agrumi, furono ritrovati in un auto distrutta dalle fiamme in contrada Ponte Saraceni.
Le indagini accertarono che la vittima era coinvolta in un giro di false attestazioni di giornate lavorative dei braccianti agricoli, volte ad ottenere indebite indennità di disoccupazione ed un credito di 5.000 euro che vantava nei confronti di Scafidi, con il quale intratteneva da lunga data rapporti di lavoro e che il pomeriggio del 13 dicembre 2010 avrebbe dovuto incontrare per discutere della restituzione della somma.
Durante alcune intercettazioni Scafidi si attribuì la paternità del delitto, consumato con la complicità di Lo Cicero, anch’egli legato alla vittima da rapporti di affari.
I due arrestati, ora, ono stati rinchiusi nella Casa Circondariale di Termini Imerese, in provincia di Palermo.