Inizia a delinearsi la volontà del Governo Draghi di estendere la certificazione verde a quante più categorie di persone al fine di creare situazioni di sicurezza per i lavoratori e per gli studenti nelle scuole. A partire dal 10 ottobre chiunque voglia fare accesso in un istituto d’istruzione, scolastico o universitario, deve essere in possesso del green pass, anche se non è un lavoratore nel settore.
Già dalla prossima settimana il governo potrebbe varare un nuovo provvedimento che amplierà ulteriormente le attività per cui è necessario il possesso del pass vaccinale. Le regole più stringenti arriveranno così in concomitanza con le riaperture delle scuole al fine di non dover più ritornare in dad.
I possibili nuovi obblighi
Approvato dunque il nuovo decreto scuola, il governo sta adesso ragionando sull’introduzione di nuove misure per altre categorie di lavoratori, a partire da coloro che prestano attività al chiuso dove già è previsto l’obbligo per i clienti: ristoranti e bar, musei, cinema e teatri, eventi e competizioni sportive, piscine, palestre, centri benessere e termali, parchi tematici e di divertimento, convegni, sale gioco, bingo e casino, concorsi pubblici, centri culturali, sociali e ricreativi, treni, navi, aerei e bus a lunga percorrenza o che attraversano più regioni.
L’obbiettivo che si pone il governo è quella di raggiungere l’80% della popolazione vaccinata sopra i 12 anni già da inizio ottobre, secondo le previsioni del Commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo. Per fare ciò è però necessario che gli italiani si vaccinino spontaneamente, in modo tale da poter circolare liberamente nei vari luoghi dove progressivamente sarà esteso l’obbligo del green pass.
Green pass e pubblica amministrazione
Altro nodo toccato dal governo in questi giorni è la questione relativa alla pubblica amministrazione. Il ministro Renato Brunetta ha dichiarato in aula la sua ferma volontà a voler togliere il lavoro da casa e far rientrare i lavoratori del settore in ufficio muniti di pass vaccinale.
L’ipotesi è quella che un nuovo decreto comprendente le nuove categorie verrà varato a metà ottobre, attendendo le trattative in atto fra governo, imprenditori e sindacato dei diversi settori. Altra questione è infatti il tampone gratuito per coloro i quali non vogliano sottoporti al vaccino.
Obbligo nelle Rsa
Al momento il governo non ha introdotto l’obbligo vaccinale se non per alcune categorie specifiche. Fra questi rientrano i lavoratori delle Rsa e dal 10 ottobre anche coloro i quali entrano in contatto con le strutture per anziani anche se operai esterni. Nel caso di mancato adeguamento alle nuove norme si verrà sospesi dal lavoro e non verrà erogato il relativo stipendio.
Green pass a scuola, obbligo anche per i genitori che accederanno ai locali: le novità