L’ordinanza firmata dal presidente della Regione, Nello Musumeci, parla chiaro: in Sicilia la stagione balneare dovrebbe prendere avvio il 16 maggio. Ma i lavoratori credono in una vera ripartenza? Di fronte ad un passaggio in zona gialla ancora incerto, la maggior parte dei gestori dei lidi sarebbe pronto a rimandare l’apertura.
Nello specifico, solo il 20% degli operatori siciliani sarebbe al lavoro per avviare l’attività prima di giugno. Inoltre, 4 lidi su 5 punterebbe ad accogliere i clienti a giugno: è quanto emerge da un’indagine eseguita da Cna Balneari Sicilia su un campione di circa 150 operatori.
“Il risultato sottolinea ancora una volta il clima di incertezza che vive il comparto – dichiarano il portavoce Guglielmo Pacchione e il coordinatore Gianpaolo Miceli – e tutto questo lascia l’amaro in bocca per alcune decisioni assunte a livello nazionale che hanno bloccato la programmazione specie nella scelta di prevedere il coprifuoco alle ore 22 fino a fine luglio”.
Si esplicita che la maggior parte degli operatori interpellanti hanno degli stabilimenti sono titolari di stabilimenti muniti di area ristoro e 2 su 3 offrono il servizio di ristorazione. Andrà precisato, inoltre, che solo un operatore su tre svolge l’attività d’impresa sotto forma di ditta individuale mentre la maggioranza sotto forma societaria.
Dall’indagine, infine, si nota anche una diminuzione dell’offerta delle postazioni, necessaria per garantire il distanziamento sociale. Buona parte degli operatori considera una riduzione di postazioni del 30%, altri dichiarano riduzioni delle postazioni tra il 10% ed il 20% mentre è minimo il numero degli operatori che non critica il numero delle postazioni, circa uno su dieci.