Assegno unico figli in arrivo entro il mese di luglio. Lo ha annunciato il premier Mario Draghi nel corso della conferenza stampa convocata a margine della riunione con la Cabina di regia. La misura di sostegno era stata delineata nei giorni scorsi dalla ministra per le Pari Opportunità, Elena Bonetti, che aveva delineato le caratteristiche del provvedimento. Vediamo i dettagli della misura.
“Per le famiglie con figli – aveva spiegato la ministra – la prospettiva è sapere che da luglio partirà l’assegno unico universale, sul quale ritengo io da oggi possiamo investire anche di più di quello che avevamo preventivato”.
Assegno unico figli 2021: requisiti
L’assegno unico figli è rivolto ai nuclei familiari con almeno un figlio a carico fino ai 21 anni di età. Spetta a tutte le famiglie e il bonus verrà attribuito a lavoratori dipendenti, autonomi o incapienti. Inoltre, possono fare domanda anche le mamme dal settimo mese di gravidanza. Infine, dal 18esimo anno potrebbe essere accreditata anche al figlio.
Per conoscere i requisiti definitivi bisognerà attendere i decreti attuativi. Tuttavia, si può essere certi già di alcuni dettagli. In particolare:
- figli a carico fino al 21esimo anno di età;
- imposte sul reddito pagate in Italia;
- cittadinanza italiana o di un Paese membro dell’UE o diritto di soggiorno permanente o esser suo familiare. Cittadinanza di uno Stato non appartenente all’Unione europea, titolari di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno annuale;
- residenza in Italia da almeno due anni, non necessariamente continuativi. In alternativa, è necessario un un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di due anni.
Assegno unico familiare: importi
Come dichiarato dallo stesso premier Draghi, l’assegno “arriva il primo luglio, 250 euro al mese con una maggiorazione per i disabili“. Nella cifra dei 250 euro, il massimo importo ottenibile, confluiscono una parte fissa e una variabile, legata al reddito complessivo della famiglia.
Dai 18 anni di età, inoltre, una somma ridotta rispetto all’assegno potrebbe essere accreditata direttamente al figlio. La cifra viene accreditata:
- è iscritto all’università;
- è un tirocinante;
- è iscritto a un corso professionale;
- svolge il servizio civile;
- svolge un lavoro a basso reddito.