La Sicilia accelera sotto il punto di vista dei vaccini, con la promessa, fatta dal governatore della Regione, che entro settembre tutti i cittadini avranno ricevuto almeno la prima dose. All’agenzia Italpress, Musumeci dichiara come non ci sia alternativa all’uso del vaccino e come sia necessario procedere rapidamente. Nel frattempo, l’Isola procede veloce sotto il punto di vista delle somministrazioni ed รจ, al momento, la seconda regione in Italia per numero di somministrazioni, con quasi 30mila persone giร vaccinate.ย Dal punto di vista percentuale, la Regione ha smaltito il 62,9% delle dosi ricevute, sesta in Italia.
Nella sola giornata di ieri, martedรฌ 5 gennaio, in tutto il territorio regionale sono state complessivamente somministrate 10.008 dosi di farmaco su altrettanti cittadini, mentre il totale sale a 29.258.
“In queste ore fa piacere registrare una forte presa di consapevolezza da parte del nostro sistema sanitario โ commenta lโassessore regionale alla Salute, Ruggero Razza โ. Nel numero di vaccinazioni giร effettuate siamo secondi in Italia. ร un buon risultato, tuttavia soltanto lโinizio. La campagna vaccinale entrerร nel vivo dopo la prima fase, che coinvolge un numero ristretto di persone (operatori della sanitร e ospiti delle Rsa). Nelle settimane successive, quando si passerร ai cittadini over 80, lo sforzo dovrร essere maggiore e conto che ogni Azienda, nessuna esclusa, stia programmando sia la fase dei richiami che quella della vaccinazione di massa”.ย
Intanto, secondo quanto programmato nell’ambito del Piano nazionale, ieri รจ giunto nell’Isola il nuovo approvvigionamento di vaccini che รจ giร nella disponibilitร dei centri di somministrazione. Lโassessore Razza ha quindi analizzato i nuovi parametri nazionali sulle aree regionali di rischio che abbassano lโindice Rt per il passaggio di zona: “Entreranno in vigore giร questa settimana โ afferma โ perchรฉ il governo centrale ha ritenuto di recepire le indicazioni del Comitato tecnico scientifico nazionale, che ha espresso crescenti preoccupazioni per a crescita dei contagi, la diffusione del virus nel periodo festivo (anche per comportamenti individuali e familiari), la variabile inglese e lo stato di emergenza registrato in molti Paesi dellโUnione Europea. ร una assunzione di responsabilitร che viene chiesta alle Istituzioni e ai cittadini per garantire la campagna vaccinale nella sua fase iniziale”.