Notte di paura per tutto il Ragusano a causa del terremoto di magnitudo 4.6, con epicentro a Marina di Acate, a una profondità di 30 chilometri.
Paura e controlli
Molti cittadini hanno scelto di scendere in strada una volta avvertita la scossa, altri di passare la notte in macchina.
Nel frattempo, diverse squadre dei Vigili del Fuoco sono state mandate in ricognizione nel territorio di Ragusa dopo la scossa.
“C’è stata tanta paura – afferma il sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì – ma non ci risultano danni al momento, né feriti. Io non mi sono accorto del terremoto perché ero in auto. Come adesso che siamo in giro per la città per fare dei sopralluoghi e delle verifiche assieme alla protezione civile comunale, ma sembra che non ci siano danni”.
Lo stesso dato emerge dai sopralluoghi in corso in altri Comuni della zona, anche più vicini all’ipocentro, come Vittoria. “Abbiamo una chat tra sindaci – rivela Cassì – e nessuno segnala danni a cose o persone, per fortuna”.
In alcune case di Vittoria (Ragusa) la violenza del sisma ha fatto cadere suppellettili nelle case. Ma segnalazioni arrivano anche da Agrigento, Siracusa e Catania. Tuttavia, la scossa sismica non è da imputare all’attività dell’Etna. Dalla Prefettura di Siracusa non sono pervenute richieste di soccorso, ma sono già partite squadre dei vigili del fuoco e della protezione civile per svolgere sopralluoghi in tutta la provincia.
Paura anche a Gela, in provincia di Caltanissetta, dove un palazzo di 8 piani risulta lesionato, il sisma è stato avvertito anche a Palermo.
Chiusura delle scuole
Annunciata dalla sindaca di Comiso, Maria Rita Schembari, un’ordinanza per la chiusura delle scuole per la giornata di oggi, per verificare eventuali danni causati dal sisma.
Le attività didattiche non verranno riprese fino alla fine dei controlli. Anche Modica segue tale esempio: sul sito del Comune, di fatto, si specifica che il 23 dicembre le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse.