Presto gli italiani scopriranno in maniera dettagliata come sarà il Natale 2020. Al momento, le ipotesi sono tante e le misure ancora incerte. Tuttavia, il premier Giuseppe Conte, nel corso di “Accordi&Disaccordi”, in onda stasera sul Nove alle 21.25, ha lasciato trapelare qualcosa.
“Occorre rinforzare il piano natalizio che abbiamo già definito, c’è stata un’ulteriore interlocuzione con gli esperti del Cts, anche loro ci hanno consigliato, per scongiurare la terza ondata, un’ulteriore stretta – ha annunciato Conte – . Le misure varate sin qui stanno funzionando, abbiamo l’Rt sotto l’1, però gli assembramenti degli scorsi giorni hanno destato preoccupazione. C’è tanta voglia di vivere le festività secondo tradizioni, ma questo ora non è possibile e occorre qualche intervento aggiuntivo”.
E ancora, in merito ad un nuovo eventuale nuovo “ritorno” del Covid-19.
“Non c’è certezza di una terza ondata ma c’è una possibilità – ha ammesso il premier – non abbiamo la palla di vetro.”
Nel corso del suo intervento, il Presidente ha anche toccato altri temi: tra tutti, la scuola ed i trasporti.
“C’è un grande lavoro di preparazione per tornare in presenza il 7 gennaio – ha indicato Conte – . Non possiamo individuare nei trasporti il focolaio, quando c’è tutto un mondo che si muove e sono tante le occasioni di contagi. È sbagliato anche dire che le scuole lo sono, quando nelle classi sono rispettate le regole. È quel che ruota intorno, le occasioni socialità. Non necessariamente è il luogo o il mezzo di trasporto a creare focolai, anche se sui trasporti “.
Infine, sui decessi per Coronavirus.
“È un aspetto che mi preoccupa – ha ammesso, infine, Giuseppe Conte – abbiamo consultato tanti esperti, scienziati, medici. Le risposte sono varie. Abbiamo anche una soglia anagrafica molto in là: avendo tanti anziani colpiti sono anche più a rischio. Quando si parla di numeri di decessi si sta parlando di morti, bisogna portare rispetto e bisogna dare il massimo per evitare che i numeri possano salire ma portarli sempre più in basso“.
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