Arriva la manifestazione nazionale dei medici, in mobilitazione permanente, uniti per il Sistema Sanitario Nazionale e per la riforma della formazione post-laurea. L’iniziativa si terrร contemporaneamente in tutta Italia e anche a Catania, per l’esattezza in piazza Universitร , รจ prevista la protesta. Di seguito la nota integrale delle associazioni universitarie e degli organizzatori della manifestazione Dr. Cristofaro, Dr. Nicotra, Dott.ssa Tirrรฒ.
“Come spesso accade, le situazioni di difficoltร generano unitร . Lโemergere di criticitร ingenti nell’ambito della Sanitร e la carenza di posti per la formazione post-laurea dei Medici, ha portato alla mobilitazione di migliaia di laureati e alla coalizione di un gran numero di associazioni e gruppi di rappresentanza.
In questo contesto si รจ manifestato un vero e proprio atto di resistenza, che sta coinvolgendo studentesse e studenti, Medici neoabilitati, camici grigi, Medici in formazione specialistica e corsisti di Medicina generale. Tante figure diverse accomunate dalla necessitร di una mobilitazione, che ha come tema centrale la riforma della formazione medica. Cosรฌ รจ nato il nostro Coordinamento.
Quello che non siamo piรน disposti ad accettare รจ il persistere, ormai da troppi anni, di una situazione malsana e contraddittoria: la carenza di Medici Specialisti nelle strutture ospedaliere e, contemporaneamente, il blocco del sistema formativo per i laureati in Medicina.
Abbiamo visto come la carenza di personale sia un danno per tutta la popolazione: lโemergenza COVID-19 ha scoperchiato un vaso di Pandora che da anni veniva volutamente ignorato dalla politica.
Oggi, di colpo, ci accorgiamo degli effetti di tutti i tagli alla Sanitร dellโultimo decennio, pertanto, รจ necessario ora piรน che mai rivedere la programmazione del personale sanitario. Lโequazione รจ semplice e immediata: se mancano i Medici, lโintero sistema lavora in un continuo stato di precarietร , rischiando il collasso quando la richiesta di cure รจ superiore al normale.
I Medici specialisti in ospedale sono pochi – prosegue il comunicato – , eppure sono tantissimi quelli che restano fuori dalle sue porte, in attesa di proseguire il proprio percorso di formazione. Questi sono i cosiddetti ‘camici grigi’, Medici neolaureati che sono rimasti esclusi dalle Scuole di Specializzazione e dal corso di Medicina generale per carenza di posti. Negli anni, lโaccumulo dei camici grigi ha progressivamente costituito e alimentato il cosiddetto ‘imbuto formativo’.
Quello che chiediamo รจ che questo ‘imbuto formativo’ venga annullato, dando la possibilitร a tutti i Medici di accedere al percorso post laurea e permettendo, di conseguenza, di rispondere concretamente alla richiesta di personale sanitario negli ospedali e sul territorio. Richiediamo inoltre una revisione della figura dello specializzando che ancora oggi viene visto come un semplice studente quando in realtร รจ un Medico in formazione: รจ necessario una modifica del contratto che garantisca piรน diritti ed una vera e certificata acquisizione delle competenze che ne incentivi l’autonomia e allo stesso tempo garantisca la qualitร formativa.
Assistiamo in questi giorni a una tempesta di numeri, spesso svianti, ma quello che รจ certo รจ che 4.200 posti in piรน nelle Scuole di Specializzazione non risolveranno il problema. Cโรจ bisogno di una riforma che includa un rapporto 1:1, un ampliamento della rete formativa, una revisione delle condizioni contrattuali dello specializzando e una valorizzazione della Medicina Territoriale.
La Mobilitazione Permanente che รจ nata si rivolge non solo ai tanti colleghi rimasti incastrati nellโimbuto formativo, ma alla popolazione intera, perchรฉ in ballo non cโรจ solo il nostro futuro, ma quello del Servizio Sanitario Nazionale.
Il simbolo di questa protesta รจ una X sulle mascherine e un numero, 29. Infatti, il 29 maggio si terrร un grande atto di resistenza: ci ritroveremo nelle maggiori piazze italiane e lรฌ lasceremo un camice, una scatola di farmaci vuota, oggetti simbolo di una Sanitร abbandonata a se stessa. Vogliamo essere i protagonisti del nostro Servizio Sanitario Nazionale. Vogliamo fare il nostro lavoro da Specialisti e non da Medici precari.
Crediamo che questa battaglia debba essere di tutti e quindi facciamo un appello a tutti i cittadini affinchรฉ scendano con noi in piazza il 29. E per chi non lo potrร fare chiediamo di porre il simbolo della rivolta sulla mascherina, oggetto diventato oramai di uso comune” conclude la nota.