Per non cadere in inutili, oltre che nocivi, allarmismi, l’assessorato regionale alla Salute precisa, in una nota, che sui poco meno 300 tamponi effettuati nell’Isola solo sei sono risultati positivi e non nove, come comunicato nella serata di ieri a livello nazionale dalla Protezione Civile. Alle persone risultate positive sono poi stati fatti doppi controlli e successivamente i tamponi sono stati inviati all’Istituto superiore di sanità. I due centri accreditati per i test, in Sicilia, sono il Policlinico di Palermo e quello di Catania.
“I dati sui casi positivi al Coronavirus della Sicilia, diffusi poco fa dalla Protezione civile nazionale, sono errati“. Lo dice l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.
“Fino a oggi – prosegue Razza – la Regione ha trasferito a Roma sei campioni e un settimo, anch’esso sospetto positivo, sarà inviato domani. Ci viene riferito che nel calcolo fatto a Roma, probabilmente, sono stati sommati i casi positivi con quelli guariti. Abbiamo aderito alla richiesta di uniformare la comunicazione, affidando ogni informazione a livello centrale, per questo auspico che si faccia maggiore attenzione, altrimenti torneremo a fare da soli”.