Respinge tutte le accuse nei suoi confronti il neonatologo dell’Ospedale San Marco Alessandro Rodonò, arrestato per concussione e posto ai domiciliari per aver sollecitato ecografie encefaliche a pagamento a neonati prematuri in realtà inutili.
Si difende così l’imputato, dichiarando in tre cartelle depositate al gip di aver agito secondo il protocollo nazionale Romagnoli che prevede un’ecografia encefalica a settimana nei casi di bambini nati prematuri fino alla 35esima settimana e a settimane alterne dalla 36esima settimana in poi.
Inoltre, precisa Rodonò, non ha mai utilizzato minacce o altre forme subdole di coartazione per imporre il controllo ai pazienti. Ai vertici dell’ospedale contesta un numero eccessivo di ecografie indicate nell’accusa, considerato che il medico ha ottenuto l’autorizzazione a effettuare controlli a pagamento fuori dall’orario di lavoro solo da settembre. L’avvocato Santi Terranova, che si occupa della difesa del neonatologo, al termine dell’interrogatorio ha depositato ricorso al Tribunale del Riesame senza avanzare alcuna richiesta al gip.
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