“Frida. Viva la vida“, docu-film di Giovanni Troilo sull’artista messicana nata nel 1907, approderร nelle sale italiane in esclusiva il 25, 26, 27 novembre dopo l’anteprima del Torino Film Festival. Donna bellissima in alcune rappresentazioni, meno bellaย in altre, quelle sue sopracciglia folte e quella peluria sopra le labbra che non ha mai voluto nascondere, Frida Kahlo giร dall’aspetto mostrava una natura selvaggia, proprio come i colori dei suoi vestiti.
Il film, prodotto da Ballandi Arts e Nexo digital in collaborazione con Sky Arte e con la partecipazione straordinaria di Asia Argento, racconta, le tre vite dell’icona pop. E questo in un lungo viaggio tra le opere, ma anche le fotografie, i vestiti e gli oggetti personali della Kahlo con la colonna sonora originale di Remo Anzovino. Colpita a sei anni dalla poliomielite e successivamente vittima di un incidente stradale che la lascerร invalida a diciotto, Frida affrontรฒ ben 32 operazioni e convisse sempre con dolori atroci che la perseguitarono fino alla morte.
Nonostante questo, grazie alla sua pittura e ai suoi scritti, al suo modo originale di vestire, al suo stile inconfondibile, nel corso degli anni la Kahlo รจ diventata un modello popolare, un’icona capace di influenzare artisti di ogni genere. Asia Argento in “Frida. Viva la vida” conduce lo spettatore alla scoperta dei due volti della pittrice. Si scoprirร cosรฌ come la pittrice affondi le sue radici sia nella pittura tradizionale dell’800, che nell’arte e nell’impegno di uomini del suo tempo, da Diego Rivera a Trotsky.
Nel documentario sarร possibile vedere per la prima volta diversi inediti e oggetti personali di Frida conservati negli archivi del Museo Frida Kahlo normalmente non accessibili al pubblico. “Frida. Viva la Vida”, propone un viaggio in sei capitoli alla ricerca di Frida, nel cuore del Messico, tra cactus, scimmie, cervi e pappagalli, alternando interviste esclusive, documenti d’epoca, ricostruzioni e opere della stessa Kahlo. Ecco, infine, l’ultima frase scritta sul suo diario: “Spero che l’uscita sia gioiosa e spero di non tornare mai piรน”.