Con il suo arrivo porta con sé diversi buoni propositi fra cui quello di combattere l’evasione fiscale, infatti grazie all’impiego di registratori telematici che comunicano con il fisco, controlli e analisi saranno possibili in maniera giornaliera e tempestiva.
La sua emissione è già obbligatoria per 260 mila esercenti in tutta Italia, che hanno un giro d’affari superiore ai 400 mila euro; ma dal 1°gennaio 2020 scatterà l’obbligo per tutti i commercianti. Saranno esonerati dall’obbligo di emettere lo scontrino elettronico i tabaccai, i giornalai, venditori di prodotti agricoli e chi presta servizi di telecomunicazione, radiodiffusione e trasporto pubblico di persone e veicoli; tutti gli altri avranno l’obbligo di servirsi del nuovo registratore telematico.
Per i nuovi esercenti che dovranno dotarsi di scontrino elettronico è previsto un credito d’imposta del 50% fino a 250 euro massimo, così da agevolare l’acquisto dei nuovi registratori, oppure è anche possibile adeguare il vecchio registratore, ricevendo un benefit di 50 euro. L’Agenzia delle Entrate rende noto che chi non si adegua all’obbligo di emissione degli scontrini e delle ricevute telematiche rischierà pesanti sanzioni, pari al 100% dell’imposta relativa e qualora il comportamento persiste per un quinquennio, è possibile incorrere addirittura alla sospensione dell’attività.
Già la grande distribuzione adotta tale sistema, sebbene in via opzionale, da qualche anno. L’unica grande novità riguarda i controlli amministrativi che saranno più precisi e costanti. Attraverso una nuova sezione del portale Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia dell’Entrate sarà possibile trasmettere manualmente i corrispettivi quotidiani, entro e non oltre 12 giorni dalle operazioni. Va inoltre ricordato che il nuovo documento non porta delle modifiche su quanto riguarda la dichiarazione dei redditi del modello 730 o nel modello Unico.
La novità, quindi, è che lo scontrino cartaceo va in pensione e fa largo a quello più giovane: lo scontrino elettronico.