Nonostante le condizioni si siano stabilizzate, c’è ancora apprensione diffusa per lo stato di salute di Andrea Camilleri, ricoverato lunedì scorso per via di un infarto presso l’ospedale Santo Stefano di Roma. Il “padre” di Montalbano, giunto alla veneranda età di 93 anni, secondo l’ultimo bollettino medico emesso dal professor Roberto Ricci, è in condizioni stazionarie ma pur sempre critiche. Desta preoccupazione il fatto che Camilleri non sia cosciente e che al momento respiri attraverso un apposito macchinario, sottoposto a sedazione farmacologica.
La notizia è rimbalzata in maniera tempestiva su media e social fin dai minuti successivi al ricovero: immediate le reazioni di molti fan dello scrittore agrigentino, visibilmente preoccupati data anche l’età avanzata. Messaggi di solidarietà e supporto emotivo sono arrivati da amici e “colleghi” di Camilleri, soprattutto celebrità del mondo dello spettacolo, che non hanno esitato a scrivere tramite i propri account ufficiali righe di affetto nei suoi confronti. Non sono mancati messaggi di cuore anche da parte dei lettori più affezionati e legati alle sue opere, molti dei quali sono racchiusi tra i commenti dei vari post dedicati alla vicenda.
Alla fine, sono prevalsi la stima e l’affetto per una delle penne più apprezzate della letteratura contemporanea; eppure, non sono mancati neanche stavolta i leoni da tastiera, alcuni dei quali si sono lasciati andare a vergognosi insulti ai danni di Camilleri, che recentemente non si era tirato indietro dal commentare, con toni anche polemici, la realtà politico e sociale del Paese. L’onda della stima e dell’affetto si sta tramutando sempre di più in un grande abbraccio di speranza e di desiderio di non strappare Camilleri alla vita.
Il dottor Ricci, alle 17.20 di ieri, ha emesso l’ultimo bollettino, confermando che è in attuazione l’iter diagnostico-terapeutico che era stato programmato per supportare le funzioni degli organi vitali, grazie al fatto che il paziente ha una fibra forte. Nonostante questo, la prognosi rimane ancora riservata. Bisognerà quindi continuare a sperare che Camilleri porti a casa la sua attuale battaglia e augurarsi che lo scrittore torni presto ad incantare con i suoi racconti.