Decrescita delle eruzioni e delle esplosioni sui crateri sommitali dell’Etna, a ben 2850 metri di altezza. A renderlo noto è l’Osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, attraverso le analisi raccolte delle immagini.
Immagini fornite dalle telecamere che sorvegliano la vetta del Mongibello e che hanno chiaramente ricostruito l’attuale situazione del cratere di Sud-Est. Un’attività esplosiva che è andata decrescendo: infatti, l’emissione lavica è confinata alla bocca del cratere, mentre lo stesso campo lavico è in raffreddamento.
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