È stato presentato stamattina dall’Ersu di Catania il bando per le borse di studio 2018/19, rivolte agli studenti siciliani che si iscriveranno all’Università di Catania. Alla presenza del presidente dell’Ente, il prof. Alessandro Cappellani, e del direttore, il dott. Valerio Caltagirone, si è discusso di tutti i servizi e le iniziative, che verranno messe a disposizione degli universitari.
BORSE DI STUDIO. La scadenza per partecipare al bando e concorrere all’assegnazione dei benefici per studenti è il 13 settembre (alle 14.00): “So che c’è un po’ di dispiacere da parte degli studenti per le borse di studio dell’anno precedente – spiega il presidente dell’Ersu -. Noi con i nostri fondi e con un’anticipazione del fondo statale, siamo riusciti ad erogare il 50% delle borse di studio. Purtroppo c’è stato uno stop perché nella suddivisione del fondo integrativo statale: tra gli atenei siciliani, era stato inserito come criterio il numero di iscritti. Abbiamo fatto ricorso al Ministero e abbiamo ottenuto una ripartizione più equa: dai 5 milioni siamo arrivati oltre 7 milioni. Non appena il Ministero ci concederà le somme, procederemo all’ampliamento delle borse di studio”.
“Naturalmente – continua – non stiamo riuscendo a raggiungere quei risultati a cui eravamo riusciti ad abituare i nostri studenti: per due anni di fila abbiamo ottenuto il 100%. In realtà abbiamo tagliato tutti gli sprechi e le spese inutili, abbiamo recuperato quelle somme che non erano state erogate. Quest’anno nella migliore delle ipotesi arriveremo al 68%”.
Ma qualcuno tra gli studenti ha storto il naso per il nuovo bando da poco pubblicato, dove l’Ente ha deciso di inserire un tetto massimo per il consumo dei pasti universitari, che si aggiungono alla somma assegnata con la borsa di studio. “Il bando è conforme e in linea con gli altri anni”, ha sottolineato il dott.Caltagirone. “Noi quando abbiamo fatto il bando, non avendo un consiglio d’amministrazione, abbiamo consentito agli studenti rappresentanti di esaminare il bando in itinere. – ha aggiunto il prof. Cappellani – Quindi non è stato fatto d’autorità ma è stato vagliato dagli studenti”.
RITORNA IL PART-TIME. “Quest’anno abbiamo inserito nel bando le collaborazioni part-time – ha spiegato il direttore dell’Ersu -. Generalmente il part-time viene fatto dall’Università di Catania, invece quest’anno abbiamo messo quasi 30 mila euro per lo scorrimento del part-time nei confronti di quei ragazzi che non arrivano a prendere la borsa di studio. È come un tirocinio che viene fatto in tutte le nostre strutture; è un momento di crescita per i ragazzi e di grande aiuto per gli uffici, che in questo momento sono sotto organico”.
MENSE E SERVIZI. Tra le novità annunciate dai vertici dell’Ersu, che lo aveva già anticipato ai microfoni di LiveUnict, ci sarebbe anche l’ampliamento della mensa che si trova in via Vittorio Emanuele. Grazie a un accordo con il rettore Basile e con il direttore del dipartimento di Scienze politiche e sociali, il prof. Vecchio, i locali verranno trasferiti al piano terra del dipartimento e verranno quindi ampliati per offrire maggiori spazi agli studenti.
Ma una mensa potrebbe sorgere anche nei pressi dei dipartimenti umanistici. Anche se ancora si tratta solo di un’ipotesi, l’idea farebbe di certo piacere a tutti gli studenti che frequentano quei poli universitari e per i quali la mensa più vicina è propria quella di via Vittorio Emanuele: “L’Università – ha confermato il prof. Cappellani – ha ottenuto un finanziamento per le strutture di via Androne, in cui si trovava Scienze biologiche. Potremmo anche fare un’altra mensa in quella sede”.
In continua evoluzione anche l’applicazione, da poco introdotta, che gli studenti utilizzano per prenotarsi e disporre dei servizi di ristorazione: “Stiamo cercando di far sì che il ragazzo che si reca a mensa, abbia anche il quadro delle calorie che riesce ad assumere giornalmente e settimanalmente, al fine di avere una dieta completa”, ha detto il direttore Caltagirone.
RESIDENZE. “Il nostro obiettivo è avere case a prezzi buoni – ricorda il prof. Cappellani – in luoghi strategici e che siano sicure dal punto di vista sismico. Sul problema dell’antisismica ci siamo scontrati con la proprietà dell’Hotel Costa, perché pretendevano che noi mettessimo gli studenti in quel luogo senza garanzie di sicurezza. Riguardo alla struttura dell’Ardizzone Gioeni, che si trova in pieno centro, stiamo cercando di trovare spazi per collocare studenti stranieri o del nostro ateneo. Ai 680 posti letto che presentiamo in questo bando, dobbiamo aggiungere i 300 posti dell’Hotel Costa che speriamo di avere dall’anno prossimo. In più, avevamo ottenuto un finanziamento per realizzare la casa dello studente, che si trova alla Cittadella universitaria, e il secondo verrà destinato agli 80 posti (sempre nello stesso campus) che al momento sono chiusi per lo scivolamento del terreno”.
Il MESSAGGIO PER GLI STUDENTI. “L’Università di Catania – afferma il presidente, rivolgendosi agli universitari – è una delle più antiche del mondo, è considerata una delle migliori d’Italia; lo dimostrano i risultati dei ragazzi laureati, che troviamo a Londra, a Milano, New York e le specializzazioni dei corsi medici, dove i laureati catanesi si piazzano tutti in posizioni ottime. E allora perché dovete andare via? Restate nei nostri atenei. Se riusciremo a garantire i servizi e a collegare gli atenei con il mondo del lavoro, non fatevi trascinare dalle chimere. L’Università di Catania non ha nulla da inviare a nessuno”.
LE ALTRE STRUTTURE. “Noi siamo in attesa da anni della consegna da parte della Soprintendenza dell’ex centro Experia, che non aveva un collegamento elettrico adeguato.È un auditorium, che verrà usata per conferenze, per lezioni del dipartimento di Scienze umanistiche, ma anche per la città. Il nostro obiettivo è porre gli studenti al centro di tutte le iniziative dell’Ersu”, conclude il prof. Cappellani.