Sempre la stessa storia. Anche oggi, come ieri e come da mesi a questa parte, la circonvallazione di Catania è letteralmente nel caos, con un numero imprecisato d’auto che procedono a passo d’uomo. Nessun veicolo in avaria né tantomeno particolari incidenti segnalati dalle Forze dell’ordine che potrebbero essere all’origine del blocco. Insomma, è come se questo disagio fosse la normalità nella tangenziale catanese.
Forse, la struttura della circonvallazione stessa – fra complessi tornaindietro, restringimenti particolari ed attraversamenti pedonali discutibili – è la causa del disordine.
Un problema a dire il vero che si trascina da anni, dall’estate del 2013 per la precisione, quando fu abbattuto il celebre ponte di Tondo Gioeni: un cavalcavia nel quale spesso i tir si incastravano, che metteva a rischio l’incolumità dei cittadini e la cui operazione di messa in sicurezza avrebbe avuto un costo elevatissimo, impossibile per le casse del Comune.
Ciononostante il ponte era diventato un nodo fondamentale per la circolazione e l’abbattimento viene ricordato ancora oggi nelle cronache locali poiché, da allora appunto, si verificano sovente situazioni di traffico rallentato nella zona, con una viabilità alternativa che per larghi tratti si rivela insufficiente.
A peggiorare il già preoccupante quadro, ora, i lavori relativi al nuovo tratto di metropolitana, quello che prevede le ormai prossime aperture delle stazioni Fontana, Monte Po ed il successivo collegamento a Misterbianco centro. Completate le operazioni di ripristino riguardanti il cedimento della strada nei pressi di via Felice Fontana – dove, per la cronaca, era sprofondato un tir che trasportava materiale utile al cantiere – il problema permane.
Ad oggi ci troviamo di fronte ad una Nesima impraticabile: “Procedendo verso Ognina e percorrendo la deviazione che da via Leopoldo Nobili riporta in tangenziale – ci informa Antonella, studentessa fuorisede – si è costretti a tornare in viale S. Pio X dopo un giro ‘inutile’, ritrovandosi al punto di partenza” (nei pressi della farmacia di zona, ndr); speculare la situazione verso Misterbianco, dove invece si è costretti a salire in direzione Monte Palma per poi, dopo un paio di chilometri, ritornare in circonvallazione.
“Io ieri ho impiegato oltre un’ora – ci racconta Salvo che abita a Misterbianco – la situazione è davvero imbarazzante, ci si impiega una vita per attraversarla”. E la Polizia municipale? “Basta mettere un vigile urbano davanti la farmacia di Nesima e si crea più confusione che altro” rispondono i nostri lettori.
Traffico paralizzato, clacson che si susseguono per ore e autobus che non arrivano mai: i catanesi bloccati in fila chilometriche non possono fare altro che osservare attoniti la situazione e continuare ad aspettare.