Conclusa la quattordicesima eruzione dell’Etna! A comunicarlo è l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, osservatorio etneo a Catania.
Le tre colate laviche
Proprio durante la giornata di ieri l’attività eruttiva, proveniente dal cratere di Sud-Est, ha dato origine a ben tre colate laviche: una si è espansa verso sud, un’altra ha preso la direzione est ramificandosi in diversi flussi, mentre la terza si è sviluppata alla base del versante nord del cratere, dirigendosi quindi verso nord. Nei prossimi giorni, i tecnici dell’INGV effettueranno rilievi sul campo per mappare con precisione i depositi lasciati dal fenomeno. Il materiale fine, di colore rossastro, trasportato dal flusso è stato sollevato dai venti in alta quota e disperso in direzione ovest-nord-ovest, con segnalazioni di ricadute di ceneri a Cesarò (provincia di Messina) e Bronte (provincia di Catania).
Stop anche al tremore vulcanico
Dal punto di vista sismico, l’ampiezza del tremore vulcanico è tornata su livelli bassi, anche se si osservano lievi oscillazioni verso valori medi. Il centro delle sorgenti del tremore vulcanico è stato individuato nell’area dei crateri centrali, a un’altitudine di circa 2.500 metri sul livello del mare. Inoltre, l’INGV, attraverso l’Osservatorio Etneo di Catania, ha aggiornato l’avviso per l’aviazione (VONA – Volcano Observatory Notice for Aviation), declassandolo al livello minimo, contrassegnato dal colore verde.












