Nelle prime ore di oggi, lโIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) โ Osservatorio Etneo ha registrato una significativa intensificazione dellโattivitร eruttiva al cratere di Sud-Est dellโEtna. Lโevento ha coinvolto piรน bocche sommitali con attivitร esplosiva e lโemissione di colate laviche.
La segnalazione dell’INGV
Secondo quanto riferito dallโINGV, poco dopo la mezzanotte lโattivitร stromboliana si รจ evoluta rapidamente in fontane di lava pulsanti, con getti che hanno raggiunto altezze comprese tra i 200 e i 300 metri. Contestualmente, flussi lavici hanno iniziato a scorrere lungo i fianchi del cratere, in direzione sud-est e sud.
Intorno allโ1:30 del mattino, รจ stata segnalata una leggera ricaduta di piccoli lapilli nella zona di Piano Vetore, sul versante sud-occidentale alto del vulcano. I modelli previsionali indicano che eventuali nubi eruttive tenderanno a spostarsi prima verso sud-sud-ovest, per poi dirigersi verso sud-ovest nelle ore successive.
Il tremore vulcanico
Dal punto di vista sismico, lโampiezza del tremore vulcanico ha toccato il massimo intorno alla mezzanotte e attualmente si mantiene su valori elevati. Le sorgenti del tremore sono state localizzate nella zona del cratere di Sud-Est, a una quota di circa 2700 metri sul livello del mare. Anche lโattivitร infrasonica si conferma intensa, con numerosi eventi di elevata energia concentrati nella stessa area.
Inoltre, i dati delle stazioni di monitoraggio geodetico evidenziano una deformazione del suolo: la stazione dilatometrica Druv ha rilevato un abbassamento di circa 40 nanostrain a partire dalla tarda serata del 29 aprile.
LโOsservatorio Etneo continua a monitorare costantemente lโevolversi dellโattivitร .












