La 60ª edizione del ciclo di spettacoli classici al Teatro Greco di Siracusa si apre con una riflessione profonda sul destino, il dolore e la possibilità di redenzione. Il regista Robert Carsen, che torna a Siracusa dopo il successo del suo memorabile Edipo Re, dirige quest’anno Edipo a Colono. Durante la conferenza stampa di presentazione, ha descritto il suo Edipo come “un uomo che non combatte più il destino ma lo accetta”. Ormai cieco, anziano e caduto in disgrazia, Edipo giunge a Colono cercando pace, obbedendo all’Oracolo, e preparandosi a scegliere il luogo della sua sepoltura. Il ruolo è affidato ancora una volta a Giuseppe Sartori, che porterà in scena il percorso finale dell’eroe: dalla colpa alla consapevolezza, dall’orrore alla pacificazione interiore.
Una stagione inclusiva e universale: la classicità incontra l’accessibilità
L’Istituto Nazionale del Dramma Antico (INDA) propone per il 2025 una delle stagioni più inclusive della sua storia. Grazie all’introduzione di tecnologie per non vedenti, non udenti e traduzioni in più lingue, il teatro greco di Siracusa diventa spazio di cultura aperto e accessibile a tutti. Il cartellone prevede quattro grandi produzioni: Elettra, Edipo a Colono, Lisistrata e Iliade. Roberto Andò firma l’apertura il 9 maggio con una lettura intensa e spiazzante dell’Elettra di Sofocle, dove la protagonista – interpretata da Sonia Bergamasco – è immersa in un contesto emotivo devastato. “Il palazzo di Micene è morto – spiega Andò – tutto ciò che resta è dolore e vendetta”. Per Bergamasco, che si misura con uno dei ruoli più difficili della sua carriera, si tratta di una prova artistica decisiva.
Commedie, guerre e passioni: il cuore pulsante del mito
Il ciclo continua il 13 giugno con Lisistrata di Aristofane, affidata alla regia di Serena Sinigallia e con Lella Costa protagonista. “Costruire la pace è impossibile senza il buon governo e uno sguardo femminile sul mondo”, afferma la regista, sottolineando l’attualità dell’opera. A chiudere il programma sarà l’Iliade, in scena dal 4 luglio, diretta e coreografata da Giuliano Peparini. Ambientata in un carcere di massima sicurezza, questa versione racconta una guerra che non ha più confini epici, ma si trasforma in un conflitto contemporaneo, crudele e senza via d’uscita. Protagonisti Giuseppe Sartori (Achille), Vinicio Marchioni (l’Aedo) e Giulia Fiume (Andromaca). Le musiche originali sono firmate da Beppe Vessicchio. A completare il percorso culturale, il Museo Archeologico ospiterà la mostra L’eroe e la passione, per esplorare il mito anche attraverso l’arte visiva.