Il distretto industriale di Catania si conferma un punto di riferimento a livello europeo e globale grazie a importanti investimenti. Cristina Busi Ferruzzi, presidente di Confindustria Catania, ha evidenziato il ruolo chiave del territorio nel panorama industriale, sottolineando come ogni investimento generi innovazione, occupazione e competitività. Tra i progetti di maggior rilievo ci sono il finanziamento da cinque miliardi di euro di StMicroelectronics per la produzione di fette in carburo di silicio e la gigafactory di 3Sun per i moduli fotovoltaici. Queste iniziative rafforzano la posizione di Catania come hub tecnologico e sostenibile.
Opportunità e preoccupazioni occupazionali
Nonostante la crescita del settore, persistono alcune incertezze sul fronte occupazionale. I sindacati hanno espresso timori sulla stabilità dei posti di lavoro, ma Busi Ferruzzi ha rassicurato sul mantenimento degli impegni aziendali. Un esempio è l’investimento di 34 milioni di euro di Pfizer tra il 2022 e il 2024, finalizzato al potenziamento dello stabilimento catanese e all’adozione di soluzioni sostenibili, come un impianto fotovoltaico da 998 KW e il riciclo del 58% dei rifiuti prodotti.
Formazione e innovazione per il futuro
Il successo del distretto industriale dipenderà sempre più dalla formazione di talenti specializzati e dalla collaborazione tra imprese, istituzioni e università. Busi Ferruzzi ha ribadito l’importanza di percorsi formativi avanzati in sinergia con l’Università di Catania per affrontare le sfide tecnologiche ed economiche del futuro. Nonostante le difficoltà legate ai dazi internazionali e alla concorrenza globale, il distretto ha dimostrato una grande capacità di resilienza. “Grazie alla determinazione delle imprese e al supporto delle istituzioni, continueremo a lavorare per un futuro sostenibile e innovativo“, ha concluso la presidente di Confindustria Catania.