Mobilità docenti 2025: Il Ministero dell’Istruzione ha aperto le domande di mobilità per l’anno scolastico 2025/26 sulla piattaforma Polis Istanze online. Il personale docente ed educativo potrà presentare la propria richiesta di trasferimento o passaggio di ruolo fino al 25 marzo 2025 per i docenti e al 27 marzo 2025 per il personale educativo, Il personale ATA avrà tempo fino al 31 marzo 2025 per inviare la domanda, mentre gli insegnanti di religione cattolica potranno farlo dal 21 marzo al 17 aprile 2025.
Le domande devono essere inoltrate tramite il portale Istanze online, e per accedervi è necessario essere registrati o utilizzare le credenziali SPID.
Scadenze per la mobilità docenti 2025
Ecco le principali scadenze per la mobilità dei docenti:
- Docenti: dal 7 marzo al 25 marzo 2025
- Personale educativo: dal 7 marzo al 27 marzo 2025
- Personale ATA: dal 14 marzo al 31 marzo 2025
- Insegnanti di religione cattolica: dal 21 marzo al 17 aprile 2025
Gli esiti delle domande di mobilità saranno pubblicati a partire dal 23 maggio 2025 per i docenti, il 27 maggio 2025 per il personale educativo e il 3 giugno 2025 per il personale ATA.
Chi può presentare domanda di mobilità docenti 2025?
Anche i docenti soggetti a vincoli, come i neoassunti o quelli che hanno ottenuto il trasferimento in scuole specifiche, possono partecipare alla mobilità, se rientrano in categorie particolari. Tra queste, i docenti con figli minori, coloro che assistono persone con disabilità, o quelli che fruiscono di permessi per assistenza familiare.
Inoltre, i docenti che abbiano superato il vincolo triennale, come i trasferiti dal 2021/22, potranno presentare domanda senza restrizioni. Tuttavia, coloro che sono stati assunti recentemente (a.s. 2024/25 e 2023/24) non potranno richiedere il trasferimento, se non in presenza di specifiche deroghe.
Le novità sul passaggio di ruolo per i docenti di sostegno
Per il 2025, una delle novità riguarda il passaggio di ruolo su posto di sostegno. Non sarà più necessario l’abilitazione per il grado richiesto, ma solo il titolo di specializzazione. Questo consentirà a molti docenti di ampliare le opportunità di mobilità e di specializzarsi su posti di sostegno anche in altri gradi scolastici.