Una bambina di circa 10 anni è arrivata da sola a Lampedusa su una barca proveniente da Sfax, in Tunisia. L’imbarcazione, un piccolo barchino, era partito dalle coste tunisine con la bambina a bordo, senza la compagnia di adulti. A intervenire prontamente per il salvataggio sono stati gli operatori della Ong Trotamar III, che da sempre si occupano di soccorrere i migranti nel Mediterraneo. La bambina è stata trovata all’alba, esausta ma viva, e portata in salvo al molo commerciale dell’isola di Lampedusa.
Le prime ricostruzioni
Secondo le informazioni che sono riusciti a raccogliere i soccorritori, la piccola migrante sarebbe originaria della Sierra Leone, un paese dell’Africa occidentale che da anni affronta gravi difficoltà economiche, politiche e sociali. Il suo arrivo a Lampedusa è un chiaro esempio della disperazione e dei pericoli affrontati ogni giorno dai migranti, che cercano di raggiungere l’Europa per fuggire dalla povertà, dalla guerra e dalle violazioni dei diritti umani.
Una volta sbarcata, la bambina è stata assistita dagli operatori sanitari, che hanno provveduto a fornirle cibo, acqua e cure. È stata poi trasferita in una struttura di accoglienza, dove le autorità italiane hanno avviato le procedure per identificarla e cercare di capire come sia arrivata a intraprendere un viaggio così pericoloso da sola. Le forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire la sua storia e, soprattutto, capire se ci siano stati altri adulti coinvolti nel suo viaggio o se la bambina sia stata costretta a partire in solitaria.