I servizi di trasporto dell’Ast sono stati affidati ai privati, non sono coperti, dunque centinaia di persone, tra cui tanti studenti, sono rimaste alle fermate.
Nella giornata di ieri sono saltate tratte o subito ritardi a Marineo, Palazzo Adriano, Prizzi, Corleone, Chiusa Sclafani, Nicolosi.
Centinaia di studenti attendevano il bus per andare a Palermo, nelle proprie scuole, ma sono dovuti rientrare a casa o sono giunti a destinazione in ritardo.
Proprio in questi giorni il dipartimento regionale ai Trasporti aveva firmato per dare a ditte private una trentina di tratte e agli autisti dell’Ast era stato chiesto di non svolgere più il loro lavoro. Dato ciò che è accaduto, è chiaro che le ditte non erano pronte e non avevano bus sufficienti.
Su Facebook, sul profilo “i disservizi dell’Ast, un utente scrive: “La gente è in attesa da prima delle 7 a Nicolosi per il bus di Catania, arrivano due bus Ast e gli autisti vanno al bar dicendo “bus per Catania non c’è n’è” (perché i bus che erano arrivati dovevano servire solo per il servizio scolastico). Se non fosse stato per l’interessamento dell’ autista, che ha coperto la corsa Nicolosi Catania nonostante avesse ricevuto ordine di stazionare a Nicolosi in attesa del servizio scolastico, la gente sarebbe rimasta qui”.
Dopo questi disservizi Mario Parlavecchio, direttore generale dell’Ast, in una nota inviata alle sedi locali dell’azienda siciliana trasporti “tenuto conto che è emersa la mancata tempestività delle ditte private interessate a porre in essere i servizi del trasporto pubblico locale” invita le sedi a “mantenere in vigore l’intero programma di esercizio a supporto dei servizi di trasporto pubblico locale delle suddette ditte al fine di scongiurare l’interruzione del pubblico servizio e a garanzia e tutela dell’utenza”.
L’Ast, a cui erano state tolte le tratte per disservizi, viene ora chiamata della aziende private a cui era stato affidato il servizio per un mese.