Nella giornata di ieri, il Dipartimento Regionale della Protezione Civile (Drpc) della Sicilia ha innalzato la fase operativa locale per il vulcano Etna da “attenzione” a “preallarme” in seguito alla segnalazione del sistema Etnas, che ha indicato un passaggio dal livello F0 al livello F1, alla luce dell’alta probabilità di imminenti fontane di lava.
La comunicazione, inoltrata nel tardo pomeriggio di ieri, impone misure immediate per garantire la sicurezza dei cittadini. Le attività nella zona sommitale e nella zona gialla del vulcano sono sospese con effetto immediato.
“I sindaci dei comuni interessati – si legge nella nota della Protezione Civile – insieme agli enti e alle strutture coinvolte, sono invitati ad attivare le misure previste dai piani di protezione civile locali.”
Di seguito, l’elenco dei comuni coinvolti: Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Castiglione di Sicilia, Linguaglossa, Maletto, Nicolosi, Piedimonte Etneo, Ragalna, Randazzo, Sant’Alfio, Zafferana Etnea, oltre ai comuni limitrofi e alla città di Catania.
Sono stati informati la Prefettura di Catania, la questura di Catania, la città metropolitana di Catania, il Parco dell’Etna, l’ Ingv etneo, il comando provinciale dei vigili del fuoco, il soccorso alpino, l’Arma dei carabinieri, la guardia di Finanza ed il soccorso alpino delle fiamme gialle, il collegio regionale delle guide alpine e vulcanologiche e la Funivia dell’Etna. Le autorità continueranno a monitorare la situazione e forniranno aggiornamenti in caso di ulteriori sviluppi.