Proseguono le indagini riguardo la violenza sessuale di gruppo della quale è stata vittima qualche settimana fa la 13enne catanese in compagnia del fidanzato alla Villa Bellini. Infatti, i processi e le procedure legali stanno attualmente seguendo il loro corso. A tal proposito, è notizia di oggi che è stato “riconvalidato” il fermo di uno degli indagati della violenza sessuale di gruppo avvenuta il 30 gennaio. Si ricorda che gli indagati sono in totale sette, dei quali sei sono detenuti e uno agli arresti domiciliari.
Il provvedimento è del gip distrettuale ed è arrivato a confermare quello del giudice per le indagini preliminari per i minorenni nell’ambito degli atti urgenti disposti da quella Procura. Infatti, l’indagato, accusato di essere uno dei due violentatori, non risultava essere maggiorenne, come invece è poi emerso. Di conseguenza, il gip ha emesso anche per lui il gip l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Nel frattempo, oggi è stato anche il giorno dell’udienza per la richiesta di annullamento delle misure cautelari presentata dai legali di tre dei cinque maggiorenni. Di questi, uno si trova ai domiciliari e due in carcere. Secondo quanto riportato, i tre avrebbero dichiarato di essere estranei agli atti di violenza nei confronti della 13enne e del fidanzato 17enne, picchiato e minacciato.
Gli indagati avrebbero aggiunto di essere intervenuti perché richiamati dalle urla della giovane. Uno dei tre avrebbe persino dichiarato di aver provato ad aiutare la ragazzina, senza riuscirci. Tuttavia, dalla Procura è arrivata la convalida del provvedimento.
Per quanto riguarda i due indagati non ancora maggiorenni, il legale di uno dei due ha presentato ieri al Tribunale per il riesame per i minorenni un ricorso contro l’ordinanza del gip emessa nei confronti del suo assistito. L’udienza deve essere ancora fissata.