Una nuova legge di contrasto alla violenza sulle donne รจ stata approvata in via definitiva Italia mercoledรฌ. Si tratta di un disegno di legge presentato da mesi da Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia e le Pari opportunitร . Era stato approvato dalla Camera a ottobre e adesso anche dal Senato. La norma รจ stata approvata all’unanimitร dai 157 senatori e senatrici presenti, che sono intervenuti in aula anche facendo riferimenti al recente femminicidio di Giulia Cecchettin, 22enne veneta uccisa dall’ex fidanzato.
Cosa prevede la norma
Il disegno di legge prevede alcune misure di contrasto da integrare al “Codice Rosso”, vale a dire la legge del 2019 contro la violenza sulle donne che include, tra l’altro, anche il reato di revenge porn. In particolare, la nuova legge mira a rendere piรน snelle le procedure contenute nella norma del 2019, oltre all’inasprimento delle pene giร previste in casi di violenza. Per esempio, si prevede l’estensione di misure cautelari anche per chi รจ stato accusato di “reati spia”, vale a dire quelli che potrebbero essere categorizzati anche come casi di violenza di genere. Si tratta di lesioni personali, percosse, minacce gravi, atti persecutori, revenge porn o violazione di domicilio.
In aggiunta, sempre per quanto riguarda i reati spia, รจ stato esteso l’ammonimento, al momento previsto solo nei casi di violenza domestica, stalking o cyber bullismo. In particolare, si tratta della possibilitร da parte del questore di ritirare armi legalmente possedute da chi รจ stato ammonito, procedendo d’ufficio senza la necessitร di una querela precedente. Inoltre, in caso di atti persecutori, maltrattamenti o violazione del provvedimento di allontanamento, sarร possibile arrestare la persona accusata in “flagranza differita”. Nello specifico, sarร possibile procedere all’arresto dell’accusato nei casi in cui ci sia un video, immagini, chat, o informazioni da GPS che dimostri la violazione. Tuttavia, sarร necessario che la documentazione non risalga a piรน di 48 ore prima dal fatto.
Infine, i giudici potranno imporre agli accusati di questi reati il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima delle violenze, e obbligo di distanza di 500 metri. Per verificare che la norma venga rispettata potrร essere utilizzato il braccialetto elettronico. Ridotti anche i termini per la valutazione delle misure cautelari da parte dei pm. Se prima non vi erano limiti, adesso potranno essere richieste entro 30 giorni dall’inizio delle indagini. Mentre nei successivi 30 giorni il giudice potrร decidere se accogliere la richiesta.