Sono stati approvati dalla Direzione strategica dell’Asp di Catania, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità (CdC) e di 10 Ospedali di Comunità (OdC), finanziati nell’ambito della Missione 6 Salute del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Gli interventi avrebbero un importo complessivo di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da Bilancio Aziendale per le Case di Comunità.
Le case di Comunità
Le 29 Case di Comunità previste saranno realizzate ad Acireale, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Caltagirone, Castiglione di Sicilia, Catania (3), Fiumefreddo, Giarre, Grammichele, Gravina di Catania, Linguaglossa, Militello Val di Catania, Mineo, Mirabella Imbaccari, Misterbianco, Palagonia, Paternò, Pedara, Piedimonte Etneo, Ramacca, Randazzo, San Giovanni La Punta, San Gregorio di Catania, Scordia, Viagrande.
In queste, i cittadini potranno essere assistiti 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta di servizi costituita da medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base.
Gli ospedali di Comunità
Inoltre, 10 ospedali di Comunità saranno realizzati ad Acireale, Adrano, Caltagirone, Catania, Linguaglossa, Mineo, Paternò, Ramacca, Randazzo e Vizzini.
Si tratta di strutture intermedie tra l’assistenza domiciliare e l’ospedale, con l’obiettivo di evitare ricoveri inappropriati alle strutture ospedaliere, supportando il processo di dimissione dalle strutture di ricovero al meglio e assicurando assistenza a pazienti con condizioni complesse.
I progetti di fattibilità tecnico-economica sono stati interamente redatti da professionisti e coordinati dai Rup (responsabile unico procedimento) del reparto tecnico, diretto da Francesco Alparone. Per la realizzazione degli interventi, secondo le indicazioni dell’Assessorato regionale alla Salute, gli atti sono stati inviati a Invitalia che, in qualità di Centrale di Committenza, procederà alla pubblicazione dei bandi dedicati all’affido degli appalti integrati.