Dopo l’entrata in vigore del congedo mestruale in Spagna (diventando il primo stato europeo), anche l’Italia muove i primi passi per l’iter legislativo. Martedì 21 febbraio è stata presentata la proposta di legge da parte dell’Alleanza Verdi-Sinistra, firmata da Piccolotti, Zanella, Bonelli, Borrelli, Dori, Evi, Fratoianni, Ghirra, Grimaldi, Mari, Zaratti.
Il congedo mestruale permetterebbe alle lavoratrici e alle studentesse di assentarsi fino a un massimo di due giorni al mese, durante i giorni del ciclo mestruale, dietro presentazione del certificato del proprio medico.
Nel caso delle studentesse le due assenze non incideranno sul numero di ore massimo di assenze consentite, mentre le lavoratrici riceveranno un’ indennità pari al 100% della retribuzione e non saranno equiparati ad altre cause di assenza, come per esempio la malattia.
Inoltre, viene richiesto anche al Ministero della Salute la distribuzione gratuita dei contraccettivi ormonali nelle farmacie. Naturalmente, il soggetto in questione dovrà munirsi di regolare prescrizione medica.